Il nostro viaggio in Salvador de Bahia e in Brasile in generale non è stato per niente facile, e questo lo dimostra anche il fatto che il 1 gennaio alle ore 6 del mattino dovevamo arrivare da Copacabana (che è stata letteralmente isolata, bloccata e con accesso vietato di veicoli a causa della celebrazione del Capodanno) all’aeroporto. Fortunatamente i taxi potevano entrare nel quartiere e passavano per le vie principali, quindi non avevamo altra scelta tranne di fermare un taxi qualsiasi in mezzo alla strada e concordare il prezzo per l’aeroporto.
Come arrivare?
Da Rio de Janeiro ci sono voli diretti per Salvador de Bahia, il volo dura circa 2 ore. Tra Rio e Bahia c’è il fuso orario di un’ora. L’aeroporto di Bahia dispone di connessione internet gratuita. Se siete un gruppo di almeno tre persone, vi consiglio di prendere un taxi dall’aeroporto al centro della città che vi costerà circa 60/70 reais.
Cosa fare?
Noi avevamo solo 10 ore a dedicare a questa città, perché avevamo uno scalo tra Rio e il nord-est del Brasile. Se volete vedere la parte storica della città Pelourinho, che è protetta dall’UNESCO, 10 ore sono più che sufficienti.
Bahia è il centro della cultura afro brasiliana, nel passato qui si trovava il più grande mercato di scambio di schiavi. Salvador de Bahia tra l’atlro è stata la prima capitale del Brasile. Siccome a Pelorinho non ci sono tanti abitanti, tutti ci hanno consigliato di stare attenti e di non girare intorno con il telefono o macchina fotografica dopo il tramonto.
Abbiamo avuto diversi avvertimenti da parte di gente locale. Il fatto che ci siamo stati a Bahia il primo gennaio di mattina presto, la città era veramente vuota e quasi tutto era chiuso. Potevamo camminare con tutta la tranquilità per le strade con edifici coloniali in tutti i colori. Sulla piazza principale si trova la casa dove Michael Jackson ha girato il video per la canzone “They don’t care about us”.
Tempo fa ho letto un libro di un famoso scrittore brasiliano Jorge Amado, nato proprio qui, a Bahia. Il libro mi ha colpito tanto che mi è venuta subito la voglia di visitare questi posti. Lo scrittore descrive cosi bene questa regione, che uno si può immaginare i luoghi e i paesaggi esattamente come sono. Questa regione ha molto da offrire, tante spiagge paradisiache e paesaggi tropicali. Sulla piazza principale a Pelourinho si trova anche la casa museo di Jorge Amado.
Dopo una breve passeggiata per le strade di Pelourinho, ci siamo sedute a mangiare in uno dei pochi ristoranti aperti. I prezzi non erano molto economici, ma comunque andava bene, visto che era un ristorante. Quello che dovete assaggiare di tipico della cucina bahiana è moqueca e farofa.
Davanti al ristorante un ragazzo ci ha regalato anche le famose braccialetti di Bahia. Ogni braccialetto ha diverso colore, e ogni colore ha diverso significato. Il mio era verde scuro, che significa soldi e crescità. Il ragazzo ha legato il braccialetto in tre nodi, ad ogni nodo si fa un desiderio. Questa tradizione si crede che ha un’origine africana, e si crede che questi braccialetti portano felicità e successo. Alla fine dovete aspettare che il braccialetto cade da solo, se lo tagliate voi o lo strappate da soli, dicono porti sfortuna.
Davanti alla chiesa più famosa di Bahia, il Nosso Senhor do Bonfin, vedrete il recinto della chiesa pieno di questi braccialetti e persone provenienti da tutto il paese, che comprano i braccialetti e li mettono sul recinto per buona salute e felicità. La celebrazione di Bonfin è la seconda più grande festa di Bahia dopo il Carnevale. Il Carnevale di Bahia è uno dei più famosi del Brasile e ogni anno vengono tantissime persone provenienti da tutto il paese, per festeggiare e divertirsi.
A Bahia, tranne Pelourinho e la famosa chiesa di Bonfin, non abbiamo visto nient’altro. Questo è successo perché abbiamo avuto una folle avventura con l’autobus che ci doveva portare da Pelourinho fino a Bonfin. Pensavamo che per arrivare alla chiesa servono 10-15 minuti con bus però alla fine eravamo sul pullman circa un’ora, passando per i quartieri più terribili e pericolosi di Bahia. Sul pullman gli unici turisti durante tutta la corsa eravamo solo noi e tutti ci guardavano un po’ strano. Qui mi sono ricordata come i miei amici brasiliani mi raccontavano che in Brasile succede spesso che qualcuno salga sul pullman e con una pistola minaccia tutti i passeggeri di dargli tutto quello che hanno. Ma questo me lo raccontavano tutti con calma e come se non fosse niente di strano o pericoloso. Meno male che non è successo da nessuna parte durante i nostri viaggi e alla fine siamo sopravvissute e arrivate sane e salve a Bonfin. Allora, il mio consiglio è di rimanere solo al centro storico se avete poco tempo a disposizione, come le nostre 10 ore. Tra l’altro la ragazza che lavorava al ufficio turistico non ci ha avvertite che con il bus ci vuole quasi un’ora per arrivare alla chiesa. Ma ci ha anche detto che una volta a Bonfin, poi magari potevamo andare a vedere il famoso Faro e fare una passeggiata lungo il mare. Quando noi abbiamo deciso di scendere verso il mare dalla chiesa di Bonfin, non abbiamo neanche tre passi ed ecco che si avvicina un signore e ci dice di stare attenti e di non andare là perchè è pericoloso. Va bene, ormai abbiamo iniziato a chiederci come mai in 10 ore ci hanno fermato forse 10 persone e ci hanno detto ti stare attenti, ma la domanda era se lo facevano solo con noi o con tutti i turisti, boh non potevamo capire e perciò abbiamo deciso di prendere taxi per ritornare a Pelourinho e spendere le ultime 2 ore là. Una volta arrivate al centro storico, abbiamo già notato più movimento e più barake dove vendevano cibo e bibite. Ci siamo sedute davanti la baraka di Kety e abbiamo ordinato una taipioca. I prezzi qui sono molto più economici che a Rio, sia per mangiare che per comprare i souvenir.
La conclusione dopo la nostra giornata di passaggio a Bahia è questa: abbiamo avuto un’esperienza divertente, abbiamo visto un posto interessante, abbiamo provato il cibo delizioso e abbiamo avuto un’ora di adrenalina con un autobus locale. Tutto ciò che ho visto mi è piaciuto , ma per esplorare l’intera regione c’è bisogno di più tempo, soprattutto per esplorare la costa dove ci sono alcune delle più belle spiagge del Brasile.
Mentre io sto sognando un’altra vacanza a Bahia, ci siamo già salite in taxi per la stazione degli autobus dove ci aspettava l’autobus notturno per Maceio. E anche qui la stessa storia, nessuno parla inglese, ma siamo riusciti a capirci grazie al mio portoghese che diventava sempre meglio. Il viaggio per Maceio dura circa dieci ore e costa 45 dollari, per fortuna il bus ha sedili che si trasformano a letto, coperte, aria condizionata e internet.
Prossima fermata – Maragogi e Porto de Galinhas